Magna Via Francigena: Palermo - Agrigento: 2. SANTA CRISTINA GELA

La nostra seconda tappa della Magna Via Francigena inizia dall'Albergo Belvedere di Santa Cristina dove i cari Giovanni e Mimma ci offrono la colazione, buona come la loro accoglienza. Qui incontriamo anche Sandro e Carla due pellegrini di Boscochiesanuova (VR) con i quali camminiamo nella prima parte del nostro cammino odierno.

La giornata è nuvolosa. Da Santa Cristina il cammino attraversa prima i campi lungo una trazzera storica e poi sale verso la Portella Sant’Agata. Bello il panorama verso il lago della Piana degli Albanesi. Si affronta la salita lungo la “scala” ossia un percorso su gradini di roccia.

Raggiunto il punto più alto della Portela Sant'Agata, si incrocia il tracciato dell’Itinerarium Rosaliae per poche centinaia di metri e si punta sull’antica masseria Sant’Agata. Da qui il percorso segue la trazzera della transumanza tra i campi, una trazzera purtroppo avvolta dall'erba alta e dalle coltivazioni, in piena campagna siciliana, dove si trovano ruderi di vecchie masserie.

Lasciata la trazzera si percorre una strada rurale lungo la quale troviamo pale eoliche e campi solari, fino al Santuario della Madonna di Tagliavia, luogo dove ci si può fermare, riposare e trovare acqua.

Dopo il Santuario c'è ancora un bel tratto tra i campi fino al guado del fiume Belìce. Fa molto caldo e per questo, guadato il fiume, non seguiamo i segnavia che ci porterebbero ancora a salire nella vicina Portela ma preferiamo camminare sulla più corta strada d'asfalto SS 118 non molto trafficata.

In corrispondenza di una casa cantonale abbandoniamo la SS 118 per scendere decisamente verso il fondovalle del Fosso del Becchinello dove poi ci attende una ripida salita forse la più ardua del cammino. Arriviamo a Corleone sempre dalla strada statale SS 118 decisamente provati dal caldo e dai dislivelli della tappa.